Nel 2009 a Berlino, durante la
Conferenza di Copenhagen, nasce il primo motore di ricerca che pianta alberi
dalla mente di Christian Kroll in
associazione con Bing, Yahoo e WWF. L’obiettivo è quello di salvaguardare
il polmone verde della Terra. Ma come fa un motore di ricerca a fare ciò? Man mano che un individuo svolge le sue
ricerche su Ecosia vengono generate delle pubblicità
alla base dei proventi per il motore di ricerca, la cui gran parte verrà
utilizzata – stando alle loro dichiarazioni – per finanziare gli alberi da
piantare.
Oggi leggiamo che ci sono 8 milioni di utenti attivi, oltre 67 milioni di
alberi piantati, oltre 9 milioni di euro investiti.

Ecosia non è una onlus, ma è una società a scopo di lucro che dà lavoro a un team che varia dalle 7 alle 13 persone e che garantisce che l’80% dei propri introiti siano destinati al WWF. Decidendo di essere completamente trasparenti, rendono pubblici qui i loro rapporti finanziari mensilmente.
Ma i server non inquinano? Sì, lo fanno ma Ecosia alimenta i suoi con energia 100% rinnovabile e gli alberi che pianta rimuovono la CO2 dall’aria.
Insomma un motore al 100% eco-friendly: se solo l’1% degli utenti di Internet usasse Ecosia si potrebbe contribuire in modo determinante alla salvaguardia dell’ambiente.
Qui altri motori di ricerca ecologici!
